Stanno salendo sempre di più i casi per quanto riguarda il cosiddetto West Nile Virus: ma di cosa si tratta? Scopriamolo insieme
Per chi non ne avesse ancora sentito parlare, quando parliamo della cosiddetta West Nile Virus facciamo in poche parole riferimento alla Febbre del Nilo occidentale. Si tratta di un’infezione che, soprattutto in quest’ultimo periodo, ha cominciato a diventare sempre più importante e soprattutto ad aumentare i propri tassi di crescita e diffusione a vista d’occhio, fino a cominciare a rappresentare un possibile stato di allarme non indifferente per tutti noi e per la nostra salute.
Proprio perchè questa specifica infezione ha ora cominciato a circolare anche tra noi e, dunque, ha ufficialmente penetrato il territorio del nostro Paese, è senza dubbio arrivato il momento di approfondire la questione. Ma, ancor di più, di cercare di capire maggiori dettagli così da poter essere messi in guardi e soprattutto da sapere come agire e come comportarci nei confronti di questa Febbre del Nilo occidentale. Per saperne di più, dunque, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.
Aumenti in vista per il West Nile Virus
Cominciamo subito col dire, così come vi abbiamo già anticipato poco sopra, che in realtà da un po’ di tempo oramai la cosiddetta Febbre del Nilo occidentale è arrivata fino a noi e ha già interessato alcune specifiche aree del nostro Paese. A essere state colpite, infatti, sono state la città di Parma, di Rovigo, di Genova e anche la Calabria. Le infezioni, già da qualche tempo, hanno infatti cominciato ad aumentare a vista d’occhio e oramai le infezioni sembrano quasi non fermarsi più. Ciò che, però, stra contribuendo ad aumentare lo stato di allarme è anche la presenta, nel conto, purtroppo anche di alcuni decessi.
Attenzione però, nonostante stiamo parlando di un aumento solo recente, la comparsa di questa specifica infezione nel nostro Paese ha origini un po’ meno recenti e non limitate dunque a solo quest’anno. Basti pensare, infatti, che solo nel 2022 all’interno dell’Unione Europea sono stati registrati ben 1133 casi umani con 92 decessi dovuti proprio alla presenza del Virus del Nilo Occidentale. Numeri molto altri sono stati registrati inoltre guardando solo l’Italia dove, sempre nel 2022, i casi sono stati 723 e i decessi 51.
Come riconoscere il virus
Ma arriviamo adesso a scoprire di più su questa specifica febbre del Nilo Occidentale. Per quanto riguarda l’incubazione media dall’infezione, questa può durare da un minimo di cinque giorni fino a un massimo di due settimane. Il motivo che desta particolare preoccupazione è proprio la sua caratteristica che la porta ad aggredire in particolar modo il nostro sistema nervoso centrale e soprattutto l’encefalo.
Di solito, questa specifica influenza si manifesta attraverso quelli che sono i sintomi più comuni dell’influenza a cui tutti noi siamo abituati: per tanto, febbre, dolori muscolari, mal di testa e ingrossamento delle ghiandole linfatiche, a cui in alcuni casi si può aggiungere anche encefalite e rigidità del collo. Per quanto riguarda invece la trasmissione, questa può passare da altri animali fino all’uomo attraverso la puntura di zanzare.