Chat di classe: le regole per il nuovo anno scolastico

In queste ore, sono state dettate le regole da rispettare nelle chat di classe in vista del nuovo anno scolastico: cosa fare e non fare.

chat di classe
Le regole delle chat di classe (TrashMagazine.it)

Nuovo anno scolastico al via, con tutti i dubbi e le novità che coinvolgono non solo gli studenti di ogni ordine e grado, ma anche i loro genitori. Questi ultimi, in particolare, da anni affrontano una questione che diventa sempre più complessa, ovvero come tutelare la privacy dei propri figli, in una società in cui apparire sta diventando sempre più importante.

Da questo punto di vista, il Garante per la privacy ha fornito delle linee guida per garantire la tutela dei dati personali nelle scuole, a partire dalla pubblicazione di foto e video, delle quali è consentito lo scatto, ma per fini personali, mentre appunto per la loro pubblicazione online serve il consenso dei genitori se coinvolti minori.

Le regole del Garante della Privacy per il nuovo anno scolastico

Tra le altre regole, quella sull’utilizzo del cellulare, consentito per uso personale nel rispetto della privacy, ma le scuole possono limitarne l’uso. Il divieto dell’uso in classe è tassativo per infanzia e primaria, proprio a tutela dei più piccoli, inoltre gli studenti possono registrare le lezioni per scopi personali, ma per qualsiasi altra diffusione (es. online) è necessario il consenso.

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Le regole del Garante della Privacy per il nuovo anno scolastico (TrashMagazine.it)

Anche gli insegnanti, secondo il Garante, devono bilanciare esigenze didattiche e tutela della privacy quando assegna temi su argomenti personali. In ultimo, da questo punto di vista, l’annosa questione della pubblicazione dei voti, che devono essere consultabili solo tramite il registro elettronico, per proteggere la riservatezza degli studenti.

La tutela dei minori nelle chat dei genitori

Ma è una questione di privacy molto importante anche il comportamento che i genitori sono tenuti ad avere nelle cosiddette “chat delle mamme”, fortunatamente ‘estese’ anche ai papà negli ultimi anni. Qui, in teoria, ci si dovrebbe limitare solo a comunicazioni ufficiali, come quelle concernenti il calendario scolastico per l’anno in corso, reso noto nei giorni scorsi, ma sappiamo che non è così.

In soccorso a noi genitori è arrivato nelle scorse ore, in un’intervista rilasciata al ‘Messaggero’, Agostino Ghiglia, componente del Garante per la privacy, il quale ha redatto un vero e proprio vademecum sui comportamenti da tenere nelle chat dei genitori, sottolineando come la rete non dovrebbe essere uno spazio in cui “tutto è permesso”.

Le chat dei genitori, da questo punto di vista, possono diventare un mezzo per diffondere, in maniera involontaria, informazioni sensibili sui propri figli o sugli altrui bambini. Il Garante sollecita i genitori a riflettere su ogni foto o informazione condivisa, valutando attentamente le conseguenze a lungo terbmine e ottenendo sempre il consenso di tutte le parti coinvolte.

Le conseguenze della diffusione incontrollata di dati personali possono essere difficili da prevedere o gestire: quando si parla dei nostri figli, anche in chat “chiuse” come quelle a cui vengono iscritti i genitori di una classe, bisogna tenere presente sempre che parliamo di soggetti vulnerabili, e in quanto tali godono di una protezione rafforzata dalle norme italiane ed europee sulla protezione dei dati personali.

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